Termine originariamente utilizzato come titolo di un articolo scritto dal critico David Sylvester nel numero del Dicembre 1954 del giornale Encounter. L'articolo trattava il lavoro degli artisti realisti conosciuti col nome di Beaux Arts Quartet John Bratby, Derrick Greaves, Edward Middleditch and Jack Smith.Sylvester scrisse che il loro lavoro " ci riportava indietro dallo studio alla cucina" e descriveva i loro soggetti come " un inventario che include ogni sorta di cibo e bevanda, ogni utensile e attrezzo, il tipico mobilio semplice e addirittura i pannolini per i bambini sullo sfondo.Tutto tranne il lavandino della cucina? Anche il lavandino della cucina".Sylvester poneva l'accento anche sul fatto che queste cucine erano quelle in cui" persone normali cucinavano cibo normale e senza dubbio trascorrevano le loro normali vite". La celebrazione della vita ordinaria delle persone normali fatta dai pittori della Kitchen Sink implica dei contenuti sociali se non politici e la Kitchen Sink art può essere considerata come una categoria del Realismo Sociale. La Kitchen Sink art raggiunse il suo apogeo nel 1956 quando il Beaux Arts Quartet fu scelto per rappresentare la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia.