Nel tentativo di attirare manodopera inglese nelle colonie, i datori di lavoro offrivano contratti vincolanti che prevedevano, come contropartita al pagamento all'immigrante delle spese di viaggio per attraversare l'Atlantico, un periodo di lavoro in America che poteva arrivare fino a sette anni. I contratti di servitù debitoria prevedevano che il padrone provvedesse all'alimentazione, all'abbigliamento e agli strumenti di lavoro del lavoratore e, in alcuni casi, anche delle terre, una volta che il contratto fosse terminato, per offrire al bracciante l'opportunità di raggiungere la piena indipendenza economica in America.